Descrizione
Robert Rive appartiene a quella nutrita schiera di fotografi di origine straniera che nella seconda metà del XIX secolo hanno scelto l’Italia come luogo privilegiato per svolgere le proprie attività, attratti dalle bellezze artistiche e naturali del Bel Paese. Proveniente dalla Breslavia dove nasce presumibilmente intorno al 1820-1825, nel 1850 si trasferisce a Napoli dove apre un atelier fotografico tra i primi ad offrire vedute delle località più famose: Genova, Torino, Milano, Venezia, Bologna, Firenze, Roma, Napoli e la Sicilia. Nonostante le poche informazioni certe sul suo conto, Robert Rive è sicuramente uno fra i più interessanti vedutisti che hanno operato in Italia. Con le sue fotografie ha interpretato i monumenti e le bellezze naturalistiche come elementi di un paesaggio complesso e composito.
L’attenzione per le inquadrature con prospettive profonde e angolate, l’uso di un’ottica grandangolare che consente l’inserimento di porzioni insolite nelle vedute, l’innalzamento della linea dell’orizzonte per dare maggior spazio ai diversi piani della composizione, la presenza non sempre evidente delle persone che conferisce alle scene un che di pittoresco e di istantaneo, l’attenzione alla vegetazione e ai suoi movimenti incontrollabili, la ricerca di una luce che sappia catturare e restituire una rivelazione improvvisa fanno di lui un originale interprete di quello che è stato il soggetto forse più rappresentato nella metà dell’Ottocento: il paesaggio italiano.