Descrizione
Oltre 900 fotografie ritraggono artisti e protagonisti delle Biennali di Venezia dal 1948 al 1986.
Arte, storia e costume dal 1948 al 1986: la scena dell’arte internazionale rivive nei 900 scatti di una straordinaria testimonianza fotografica. Un viaggio straordinario per immagini con scatti inediti e sorprendenti che ritraggono artisti e protagonisti delle Biennali di Venezia dal 1948 al 1986, da Picasso a Matisse, da Dalí, da Vedova a Fontana e Rauschenberg.
Il volume guida il lettore in una sorta di viaggio nel tempo attraverso le fasi storiche, i momenti, le atmosfere che hanno segnato la scena artistica internazionale riunita a Venezia in occasione delle Esposizioni Internazionali. Nelle immagini compaiono numerosi artisti stranieri: Braque, Chagall, Moore, Léger, Ernst, Arp, Zadkine, Dufy, Mathieu, Oldenburg, Lichtenstein, Kusama, Beuys, LeWitt, e italiani, come De Dominicis, Kounellis, Viani, Marini, Birolli, Guttuso, Moreni, Tancredi, Consagra, Capogrossi, Baj, Castellani, Scheggi, Accardi, Mari e i rappresentanti dei gruppi dell’arte cinetico-programmata. Inoltre, momenti indimenticabili, come la contestazione e l’inaugurazione dei singoli padiglioni, restituiscono il clima e il fervore artistico di quegli anni. Da segnalare, ad esempio negli anni Settanta, i servizi fotografici sul teatro di Jerzy Grotowsky, Julian Beck, Luca Ronconi e Meredith Monk.
Queste fotografie offrono a storici dell’arte e studiosi la possibilità di rivivere alcuni momenti chiave della storia dell’arte, come ad esempio la mostra del 1964 sui pittori americani (Robert Rauschenberg, Jim Dine, Claes Oldenburg, Jasper Johns e John Chamberlain) ospitata presso l’ex Consolato degli Stati Uniti a Venezia. Fu questa l’occasione per osservare da vicino gli sviluppi dell’arte d’oltreoceano in Italia, che tanta importanza avrebbero poi esercitato sull’evoluzione artistica degli anni successivi, sui cambiamenti dello stile e gli atteggiamenti della critica e del pubblico nei confronti della Pop Art. In altre parole, è possibile guardare le foto come si legge un testo di storia dell’arte: trovando la testimonianza esatta delle opere esposte nelle mostre di quegli anni, o godendo della visione di un reportage completo e unico su Georges Mathieu mentre, alla Galleria del Cavallino nell’autunno del 1959, sferra stoccate di colore sulle enormi tele del ciclo della Battaglia di Lepanto.
Il racconto puntuale di questo volume raffinato offre l’opportunità di rivivere o riscoprire il come eravamo dagli anni del dopoguerra al boom, fino alle provocazioni e agli eccessi degli anni Ottanta. La moda e lo stile giocano con l’arte diventando a volte protagonisti, altre sfondo delle immagini che, soprattutto negli anni Cinquanta e Sessanta, venivano utilizzate per diffondere il messaggio di un mondo, non limitato alla sola scena italiana, che stava cambiando velocemente e che grazie a nuove correnti artistiche, posizioni radicali e anche contestatarie stava progettando il suo futuro. In questo percorso, l’ironia appare una chiave fondamentale: la modella, in un geometrico abito dalla forma essenziale, osserva forse con stupore il taglio nell’opera di Lucio Fontana Concetto spaziale. Attesa, del 1966. Lo sguardo intenso e indagatore di Alberto Giacometti incontra quello di una modella bellissima ma distratta dalle sculture filiformi nella sala a lui dedicata alla Biennale del 1962. Irresistibile sarà stato l’alone di esotismo che circondava Yayoi Kusama quando nel 1966, indossando uno splendido kimono dalle lunghe maniche, faceva volteggiare le sfere traslucide del suo Giardino di Narciso.